Omnia tempus edax depascitur, omnia carpit,Omnia sede movet, nil sinit esse diu.Flumina deficiunt, profugum mare litora siccat,Subsidunt montes et iuga celsa ruunt.Quid tam parva loquor? Moles pulcherrima caeliArdebit flammis tota repente suis.Omnia mors poscit. Lex est, non poena, perire:Hic aliquo mundus tempore nullus erit. (Il tempo vorace tutto divora, tutto raccoglie,Smuove ogni cosa dalla suaContinua a leggere “De qualitate temporis”
Cronaca di una morte annunciata
«Fu molto facile – disse – perché avevo deciso di morire.» In un villaggio che assomiglia molto ad un “mortorio di indios”, Santiago Nasar dovrà essere ucciso, e questo è un fatto assodato e più che risaputo. In un’atmosfera vagamente onirica e realistica assieme, tutti, nel suo villaggio, vengono a saperlo, alla luce del sole,Continua a leggere “Cronaca di una morte annunciata”
L’arte di insegnare
“La scuola funziona male perché si studiano cose che non servono”, mi disse un giorno un mio professore, tra una risata e l’altra, tentando forse di mascherare con la sua consueta ilarità una triste verità più profonda di quel che potesse sembrare all’apparenza. Quell’uomo stimolò, così, la mia frenetica curiosità, tanto che per giorni miContinua a leggere “L’arte di insegnare”
Appunti sulla creatività
“Questo nostro mondo è un purgatorio di spiriti celesti ottenebrati da un pensiero peccaminoso” L’uomo postmoderno, che ha vissuto il dramma della morte di Dio, si trova in un mondo fatto di “cose” sorde e inerti, mondo che gli appare totalmente estraneo ora che si è dileguata all’orizzonte l’immagine di un essere trascendente, un dioContinua a leggere “Appunti sulla creatività”
Conversazioni con un pezzo di legno e quattro corde
Poso il violino nella custodia, cautamente. Ne osservo i colori, le venature e mi chiedo, come al solito, come possa un oggetto così bello risultare tanto freddo e scarno nelle mie mani.
Sulla bellezza che (forse) salverà il mondo
Siamo persone talmente buone da essere ridicole.
Squalificati
La mia è stata una vita di grande vergogna.
Pro e contro delle passioni, il “Werther” e “Le affinità elettive”
Ah, vedi, c’è come una muraglia davanti alla mia anima. Questo paradiso… e poi… l’abisso, per scontarvi il peccato… Peccato?
“Memorie dal sottosuolo”: auguri Fëdor!
È forse possibile che un uomo, conoscendosi, nutra il minimo rispetto per se stesso?
“Norwegian wood, tokyo blues”, sulla solitudine
La morte non è l’opposto della vita, ma una sua parte integrante.
“Il signore delle mosche”: l’uomo è il male
L’uomo è una vittima, una marionetta comandata dal Male, dal Signore delle mosche: è impossibile sfuggirgli.
“Il lupo della steppa”, la ricerca dell’Eterno
“Come potrei non essere un lupo della steppa, un sordido anacoreta in un mondo del quale non condivido alcuna meta, delle cui gioie non vi è alcuna che mi arrida?”
“Sonata a Kreutzer”, l’irrazionalità della gelosia
La musica mi costringe a dimenticarmi di me stesso, a dimenticare la mia situazione concreta
“Il grande Gatsby”, il sogno di un uomo nel pieno degli anni ruggenti
Cosa si cela dentro l’animo del miliardario Jay Gatsby? Il suo spropositato sogno d’amore, una speranza, che, in quanto tale, è irrimediabilmente destinata a spegnersi.
“Cime Tempestose”, un viaggio nella brutalità burrascosa dell’uomo
Prendi qualunque forma; fammi impazzire! Ma non lasciarmi in questo abisso, dove non posso trovarti!
Scoprire uno scrittore in 6 domande // intervista a Yannick Roch
Intervista a Yannick Roch, autore de “Il maestro dei morti”
“1984”: Big Brother is watching you
Tutte le cose che accadono sono contenute nella nostra mente e accade veramente solo ciò che è nella mente di tutti.
“L’eleganza del riccio”, l’invisibile che si cela sotto la clandestinità
Un romanzo per comprendere il valore della Bellezza, dell’Arte, dell’inconsistenza dell’eternità e di tutto quello che c’è di più nobile nella nostra esistenza.
“Montedidio”, dove a tredici anni si comincia a crescere troppo in fretta
Sulla terrazza più alta di Montedidio, un ragazzino ormai uomo osserva quelle stelle così vicine, scrive su un rotolo di carta e scopre la vita degli adulti.
Scoprire una scrittrice in 6 domande // intervista a Stefania Meneghella
1) Ciao Stefania, benvenuta nel blog! Presentati un po’: cosa fai nella vita? Ciao, e grazie per avermi invitato. Nella vita, oltre che scrittrice, sono anche assistente sociale. Lavoro infatti in una struttura residenziale socio-assistenziale. Inoltre, collaboro come redattrice per la Sezione Spettacolo della redazione MeteoWeek.E scrivo molto e di tutto. Le parole sono ilContinua a leggere “Scoprire una scrittrice in 6 domande // intervista a Stefania Meneghella”
“Magnete” di Stefania Meneghella
Il mio dolore è come calamita: attira i cuori più deboli che, fatti di ferro, restano incollati alla mia pelle senza staccarsi mai. Sono fatta di magnete e di magnete voglio morire… “Magete” è un romanzo psicologico scritto dall’autrice emergente Stefania Meneghella. L’ho cominciato a leggere mossa dalle più alte aspettative e, devo dire, questoContinua a leggere ““Magnete” di Stefania Meneghella”
Something about the stream of consciousness
Dubliners – James Joyce This book is made up of fifteen novels. They talk about fifteen different people, fifteen dubliners with different stories. The background of the events is the capital of Ireland, Dublin, with its cold wind and its strange inhabitants. In these stories there are a lot of metaphors and allegories; my favouriteContinua a leggere “Something about the stream of consciousness”
“L’isola di Arturo”, la storia di una casa, un ragazzo e del suo sogno di fuggire
Un guerresco ragazzo, i suoi sogni fantastici e un’isola, personificazione della lietezza e della giovinezza, in una storia in cui vince la tentazione del diventare adulti.
“Le notti bianche”, dalle memorie di un sognatore
Forse è meglio rifugiarsi nei propri sogni che vivere appieno la realtà, anche se la delusione è sempre lì, ad aspettarti, dietro l’angolo.
“Il Maestro dei Morti”; Yannick Roch
Sono fatta così: riesco a capire se un libro mi interessa dalle prime pagine. E, devo dire, questo è stato uno di quei gialli che, grazie al loro stile scorrevole e piacevole, ti fanno subito appassionare alle vicende. Sarà forse che gli anni ‘30 mi hanno sempre appassionata, o che la Francia è, a parerContinua a leggere ““Il Maestro dei Morti”; Yannick Roch”
“Delitto e Castigo”, il tormento di una vita in Siberia
Quando sullo sfondo di un libro ci sono desolazione e tormento e in primo piano un uomo dalla psicologia controversa, non puoi che adorarlo.