Come si annienta la libertà di un individuo? Annientando la sua individualità.
Alone, free, the human being is always defeated. […] If he can escape from his identity, if he can merge himself in the Party so that he is the Party, then he is all-powerful and immortal.
Ottenebrare il singolo in favore della collettività significa uniformità di pensiero, prevedibilità nelle decisioni, assenza di dissenso: tale è l’aria che si respira in un’Oceania distopica (e dispotica) di un non troppo irrealistico 1984.
And in front of him there lay no death, but annihilation. […] He was a lonely ghost, uttering a truth thst nobody would ever hear.
L’irreggimentazione della massa e la strenua sorveglianza del singolo individuo non bastano, però, al corretto funzionamento di un regime autoritario come quello presieduto dal Grande Fratello: per controllare un popolo bisogna controllarne le menti. Per questo ci si avvale di enti straordinari (quali la psicopolizia) per stanare reati altrettanto specifici (come lo psicoreato).
Uno dei modi in cui il Grande Fratello controlla e plasma la realtà è eliminando il concetto di tempo. Non esiste più un limite tra passato e presente: è tutto un eterno ora che mantiene inalterate in eterno le sue caratteristiche. I membri del Partito, difatti, lavorano assiduamente affinché ogni traccia di un passato che contrasti il presente venga distrutta, o modificata a dovere. Ne risulta che ciò che esiste ora è sempre esistito ed esisterà finché le circostanze lo richiedano.
If both the past and the external world exist only in the mind, and if the mind itself is controllable… what then?
Mi sono, dunque, chiesta: che ruolo ha la cognizione del tempo all’interno del libero agire umano? Analizzare le cause e gli effetti delle vicende nel tempo concorre alla formazione di un pensiero critico?
Accorgersi che oggi è diverso da ieri, e che ciò che è accaduto ieri può sempre essere oggetto di contestazioni e discussioni, è indispensabile per mantenere un certo controllo sulla propria mente. La libertà viene negata nel momento in cui viene abolita la possibilità di soffermarsi su questa riflessione.
“Who controls the past,” ran the Party slogan, “controls the future. Who controls the present, controls the past”. And yet the past, though of its nature alterable, had never been alterated.
Anche la scelta del linguaggio gioca un ruolo fondamentale all’interno della sorveglianza di massa. Usare le stesse parole equivale a pensare allo stesso modo: meno sono le parole appannaggio degli uomini, più ridotta sarà la loro capacità di riflettere. Non c’è spazio per le sfumature di significato in una realtà in cui esistono pochi vocaboli: la realtà stessa finisce per divenire tutta nera, o tutta bianca. La perfetta disposizione mentale degli oppressi.
We’re cutting the language down to the bone. […] In the end the whole notion of goodness and badness will be covered by only six words. […] Every year fewer and fewer words, and the range of consciousness always a little smaller.
Oppressi che a stento riescono a percepire con chiarezza la propria deplorevole condizione, in assenza di altri modelli a cui paragonarsi. La loro frustrazione e il loro astio recondito vengono sfogati con entusiastiche manifestazioni di odio nei confronti degli Stati nemici (l’Eurasia o l’Eastasia, a seconda del momento storico) e con altrettanto energiche esaltazioni del Partito e del Grande Fratello. La vita privata è pubblica; l’intimità è considerata alla stregua di un reato.
Qualcuno, però, si accorge che c’è qualcosa di tremendamente disumano in tutto ciò. La natura ci ha creato per vivere nella piacevolezza, e il corpo stanco e dolorante di Winston Smith percepisce questo bisogno ancestrale più di quanto possa farlo l’intelletto (intorpidito, stanco anch’esso).
Always in your stomach and in your skin there was a sort of protest, a feeling that you had been cheated of something that you had a right to. […] Was it not a sign that this was not the natural order of things […]?
E alla fine Winston riuscirà finalmente a comprendere i motivi di tutta questa terribile macchinazione psicologica. Sarà chiuso in una cella, senza poter guardarsi allo specchio, divenuto alieno al suo stesso corpo che, nel frattempo, pare prossimo alla morte. Sconterà il suo tentativo di ribellione, il suo anelito alla libertà, con le torture più subdole e penetranti e sarà, infine, costretto a rinunciare alla sua umanità: eppure, alla fine, capirà.
Capirà che l’obbedienza è inconsapevolezza. Il controllo sulla propria mente presuppone una incoscienza cosciente, un continuo ridefinire la propria percezione della realtà, a seconda delle esigenze. Capirà che sono le idee che devono essere distrutte, non gli uomini che se ne fanno portavoce, e che la più viscida e inumana forma di potere è quella che fa del potere stesso il suo fine ultimo, senza pretesti, senza deviazioni.
If you can feel that staying human is worth while, even when it can’t have any result whatever, you’ve beaten them.


Lascia un commento